In una luce

In una luce eccessiva finiranno i miei giorni
spargendomi in un respiro, dopo che tanto sciupare
mi ha chiuso gli occhi.
Viene dalle luci del mattino ora sfiorandomi
l’invasata luce che presto mi annienta
mentre l’ala sfarinata della farfalla
cedevole, m’infossa alla terra.
Come una brocca infranta su una pietra
ebbro di tempo mi sverso senza rimedio
a osservare questo giorno: l’ultimo, il primo.
Allora, confuso con la tua fiamma
gemente in questo corpo
sul limite di una debole eternità
prenderò casa.

Marco